L’inevitabile carico di stress a cui siamo quotidianamente e progressivamente sottoposti quale risultato di ritmi eccessivi, messaggi ambientali negativi, relazioni vuote o complicate… espone molte persone a percezione negativa della quotidianità, spesso angosciante, con risvolti orientati al pessimismo.
Fermarsi in tempo, fare un po’ di ordine, correggendo il valore delle cose è necessario e possibile non solo con la determinazione consapevole, ma anche con l’ausilio della PSICOLOGIA, scienza che individua le cause e della PSICOTERAPIA che le orienta più correttamente e positivamente.
Consultando esperti professionisti del Centro si possono affrontare problemi di: Attacchi di panico, Ansia generalizzata, Disturbo post traumatico da stress, Disturbi dell’umore (depressione, disturbo bipolare), Disturbi dell’adattamento, Separazioni, lutti, trasferimenti, Problematiche inerenti la coppia, Difficoltà di comunicazione, Miglioramento dell’autostima, Disturbo ossessivo-compulsivo, Disturbi del comportamento alimentare, Problematiche inerenti lo stress lavorativo.
Dott.ssa Bonardi Pierangela , Psicologa, Psicoterapeuta , Sessuologa, CTU del Tribunale di Reggio Emilia per separazioni e affidi
Il primo grande obiettivo di un efficace lavoro terapeutico è poter restituire al paziente due grandi risorse :
- La speranza
- La possibilità
IL MIO APPROCCIO: CONOSCERE CAMBIANDO
Primo passo: “conosci te stesso” -Socrate
Analizzo come funziona il problema che il paziente mi porta, come lo ha affrontato fino ad ora, quali soluzioni ha adottato finora per risolverlo, “perché’ a volte il problema esiste proprio in virtu’ di quello che è stato fatto per risolverlo” (Watzlawick, 1974).
Secondo passo: mi sono scavato da solo la trappola in cui sono caduto!
Individuata la trappola mentale, emotiva o relazionale che sta bloccando le sue risorse nel rapporto con se stesso, con gli altri e con il mondo, costruisco con il paziente gli obiettivi da raggiungere.
Terzo passo: “se vuoi vedere, impara ad agire” -Von Foerster
Tramite prescrizioni e interventi terapeutici calzati sul problema e sulle diverse forme di patologia (fobica, ossessiva, depressiva etc), faccio “agire “il cambiamento al fine di far cambiare al paziente la percezione del suo problema, di conseguenza la reazione emotiva, di conseguenza il comportamento, di conseguenza la comprensione.
Quarto passo: “Prima sentire, poi capire” -Nardone, 2004
Il cambiamento è inevitabile in quanto viene accettato dal paziente che prima ha sentito, poi ha capito! Il processo di scoperta e di risoluzione del problema è stato un percorso in cui, passo dopo passo, paziente e terapeuta hanno costruito assieme il percorso di cambiamento
Quinto passo: consolido i risultati ottenuti
Programmo alcune sedute di controllo, al fine di consolidare il senso di autoefficacia del paziente e di rendere stabile e abituale il cambiamento avvenuto.